Sonno e Parkinson - Parasonnie REM e NREM |
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Scritto da Tonia | ||||||
Giovedì 28 Aprile 2011 22:33 | ||||||
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PARASONNIE REM/NREM a. SOGNI VIVIDI, INCUBI, ALLUCINAZIONI VISIVE Queste ALLUCINAZIONI VISIVE sono transitorie e possono scomparire all’accensione della luce. Le allucinazioni visive rappresentano un fenomeno molto frequente nella MP, comparendo sia di giorno che di notte, per lo più in veglia, non correlate a stadi del sonno anche se in una minoranza di casi (32%) possono essere chiaramente associate a sonno REM notturno o più raramente a sonno NREM diurnoxlv. Le allucinazioni associate alle variazioni del ciclo sonno-veglia concomitano a volte con la fase di addormentamento (allucinazioni ipnagogiche) o quando il paziente si sveglia (allucinazioni ipnopompiche). Possono essere rappresentate da visioni di animali di pic-cola taglia (allucinazioni lillipuziane come insetti) o di media taglia (macrozoopsie come cani, gatti e altri animali) oppure fugaci visioni di persone, adulti o bambini, immagini in bianco e nero, statiche e silenziose. Altre volte ancora, la scena ricorda un film con azione e movimento il cui contenuto emotivo può variare dal piacere all’indifferenza e alla paura. Molto frequenti sono anche le illusioni e le dispercezioni, fenomeni che durano da pochi secondi a qualche minuto. Lo stato di coscienza è conservato e raramente vi è confusione mentale quindi la consapevolezza di ciò che si sta vivendo è conservata. Le allucinazioni visive possono comparire anche di giorno e coincidere con episodi di sonno REM improvvisi (Sleep Onset REM-SOREMs). Diversi studi hanno rilevato che le allucinazioni visive sono strettamente associate a fattori clinici come il decadimento cognitivo, l’ eccessiva sonnolenza diurna e una lunga durata di malattia come anche l’età avanzata, e il trattamento prolungato con dopamino-agonisti. Un altro fattore recentemente emerso come fortemente associato alla presenza di allucinazioni visive è rappresentato dal REM behaviour disorder sia come associazione clinica che come associazione neurofisiopatologica. Questo gruppo eterogeneo di fenomeni associati al sonno (sogni vividi, incubi, somniloquio) è stato descritto inizialmente da Moskovitz e Klawans come “dream phenomena” indotti dal “trattamento cronico con levodopa”. Sono considerati da Schenck e Mahowaldlivcome fenomeni che potrebbero preludere alle parasonnie REM (RBD), oltre che naturalmente accompagnarne la manifestazione clinica. In passato, diversi studi hanno messo in evidenza la stretta associazione tra “dream phenomena” ed allucinazioni/illusioni teorizzando una sorta di “continuum” dai sogni vividi/incubi ai sogni con allucinazioni fino allo sviluppo di una psicosi paranoidea ed infine uno stato confusionale con agitazione psicomotoria. In realtà, più che un “continuum”, dove le parasonnie REM avrebbero in tal senso il significato di fattore predittivo dei disturbi psichiatrici, bisognerebbe rifarsi al concetto di “cluster” sintomatologico; infatti, studi recenti, pur confermando l’evidente associazione tra questi fenomeni in fase avanzata di malattia, hanno evidenziato modalità differenti di evoluzione nell’ambito della storia naturale di malatti. TRATTAMENTO I sogni vividi o gli incubi non creano problemi al paziente a meno che non siano seguiti da risvegli con allucinazioni visive complesse che spaventano il paziente e impediscono di riaddormentarsi. Le allucinazioni e le illusioni (percezioni alterate)vanno trattate solo se molto frequenti e persistenti o se il paziente è nella necessità di aumentare i farmaci dopaminergici per migliorare il suo stato di salute fisica. Il trattamento delle allucinazioni prevede il ricorso a farmaci antipsicotici atipici (inparticolare quetiapina) oppure la riduzione dei farmaci dopaminergici (dopaminoagonisti) quando il quadro clinico lo consente. In diversi studi la quetiapina è risultata efficace nel trattamento delle allucinazioni e del delirio nella Malattia di Parkinson senza peggiorare le funzioni motorie e permettendo il mantenimento di farmaci dopaminergici. Le allucinazioni isolate rispondono a basse dosi di quetiapina (50-100 mg/die) mentre le forme psicotiche più complesse con delirio richiedono dosi più alte (fino a 250 mg/die). L’uso di Rivotril (clonazepam) è indicato qualora si dimostri una associazione tra RBD e allucinazioni visive. b. SOMNILOQUIO c. REM BEHAVIOUR DISORDER (RBD) TRATTAMENTO Il REM Behaviour Disorder necessita di trattamento nel caso in cui il disturbo diventi particolarmente intenso e frequente. Il trattamento di scelta è rappresentato dal clonazepam che appare efficace nel 90% dei casi e ben tollerato. Una terapia alternativa all’uso della benzodiazepina, qualora l’uso sia inefficace o controindicato per patologie respiratorie ostruttive concomitanti, potrebbe essere rappresentato dalla melatonina. Si ricorda che i farmaci antidepressivi inibitori della ricaptazione d. RISVEGLI CONFUSIONALI |
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Ultimo aggiornamento Giovedì 28 Aprile 2011 22:42 |